Gip archivia la querela della consigliere a Gravina di Catania in quota Giammusso
La consigliere comunale di Gravina Domenica Spartà ci aveva querelato per diffamazione perché, a suo dire, nell'articolo Gravina, Massimiliano Giammusso sindaco e il caso Domenica Spartà. Così un’autonomista parente di mafiosi è diventata consigliere con FdI pubblicato il 20 giugno 2023 «si ledeva la sua reputazione nonché il suo decoro, in quanto veniva etichettata come un politico parente di mafiosi che aveva ottenuto i voti per salire in consiglio solo perché il padre era conosciuto come Zio Nino». Martedì il gip ha messo la parola fine al procedimento e all'opposizione presentata dalla stessa Spartà alla precedente richiesta di archiviazione del pubblico ministero.
«Il contenuto dell’articolo - si legge nell'ordinanza con cui il giudice archivia il procedimento - concerneva un'analisi del voto della precedente tornata elettorale nel Comune di Gravina, in cui si è registrato il passaggio di un politico da un partito a un altro con elementi di fatto che potevano consentire una lettura del fatto nell’ottica degli equilibri della politica regionale».
Nel riportare la notizia, continua il provvedimento, «non viene meno la continenza espressiva nel contenuto dell’articolo utilizzata dal giornalista, che seppur caratterizzata da un certa ironia giornalistica, non trasmoda in alcun modo in frasi dal tenore offensivo o denigratorio, essendo rispettati i limiti della continenza espositiva, dell’interesse pubblico e del diritto di cronaca, atteso che si riferisce a vicende giudiziarie concrete e documentate, in quanto i fatti riportati nell’articolo hanno ad oggetto vicende che realmente hanno interessato i familiari della consigliere con conseguente veridicità dell’informazione, non risultando essere stata travisata la realtà dei fatti».
In secondo luogo, scrive il giudice nell'ordinanza di archiviazione, «anche a voler prescindere dal merito della vicenda in esame, ferma restando l’insussistenza della
notitia criminis per i motivi sopra esposti, si aggiunga, che in ogni caso, la denuncia-querela sporta dall’odierna opponente è tardiva venendo di conseguenza meno anche una condizione di procedibilità».
Teniamo a ringraziare gli avvocati Goffredo D'Antona e Matteo Fiorenza del Foro di Catania per l'assistenza legale.