Il Pezzo Etneo

Digitrend, la costola di Alessi spa che sta fagocitando la stampa siciliana
La pubblicità online in mano al colosso Jc Decaux. In mezzo c’è Lombardo
Gabriele patti,  06 Novembre 2023
L'impero del Gruppo Alessi e i vertici di Digitrend. Tutte le società (cancellate) che orbitano attorno al gruppo leader della pubblicità italiana. Il presidente del cda ed ex promotore finanziario in Mediolanum Tommaso Marchese, Clear Channel e la cessione del maggior pacchetto azionario alla multinazionale Jc Decaux. La partnership con Codesour e l'amministratore Giovanni Maniscalco, già nel cda di Gesap: i collegamenti con la politica. Così l'informazione resta al soldo dei soliti noti: chi appare e chi no

«Cosa facciamo questa sera, Prof? Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo. Tentare di conquistare il mondo». I topi da laboratorio geneticamente modificati sono i protagonisti della serie televisiva animata andata in onda dal 1995 al 1998. Tutte le sere uscivano dalle proprie gabbie e studiavano nuovi piani per tentare, appunto, di conquistare il mondo. E lo facevano con programmi fantascientifici generati dalla fervida mente del Prof in quello che era un cartone animato prodotto da Steven Spielberg. L'obiettivo era il potere. Nella realtà, di Mignoli e di Prof, purtroppo, ce n'è più di uno, ma l'obiettivo è sempre lo stesso, il potere nelle sue diverse articolazioni: informazione, pubblicità e politica. Tutto insieme per controllare tutto.

Perché «il punto fondamentale è guidare il cambiamento e i giornalisti senza i quali non è possibile fare informazione di qualità». La Sicilia di martedì scorso, con un bel comunicato stampa sulla roadshow dell'informazione, ci insegna che i giornalisti e il cambiamento vanno guidati. Nemmeno fossero delle macchine. Eppure per chi sostiene che il cambiamento stia tutto nell'evoluzione del web, dei social, della pubblicità, dell'intelligenza artificiale e delle tecniche di elaborazione dati, pare sia proprio così. Il virgolettato è di Biagio Semilia, amministratore unico di Digitrend srl, «l'hosting ideale per gli editori, l'unico distributore del servizio in Italia». Così e con altre frasi roboanti descrivono il servizio sul proprio sito. Nel frattempo stanno fagocitando l'intero panorama editoriale siciliano con la scusa della monetizzazione. Digitrend, infatti, è il nome dell'azienda che cura i servizi pubblicitari - e in alcuni casi anche i siti web - di molti giornali siciliani. E della quasi totalità dei siti dei quotidiani catanesi.

Dietro la società a responsabilità limitata dal capitale sociale di 50mila euro, però, si nasconde un mondo fatto di holding, potentati aziendali, vecchi e nuovi imprenditori dell'informazione: dalla Sicilia, in particolare Catania e Palermo, fino a Milano e addirittura in Francia. Così, seguendo le partecipazioni in società, per la maggior parte dal capitale sociale di diecimila euro, si scopre che dietro l'azienda che cura lo sviluppo dei siti web di molti giornali siciliani il cui nome compare nel footer di molte testate giornalistiche, ci sono gli interessi di Alessi Pubblicità, di Clear Channel e, quindi, della più grande azienda di pubblicità esterna a livello mondiale: la Jc Decaux, con sede in Francia. Ovvero l'azienda che, tra gli altri, cura l'arredo urbano pubblicitario dell'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi.

Sebbene apparentemente in misura marginale, direttamente o indirettamente, c'entra anche la politica. In particolare chi comanda la Sicilia dentro e fuori dai palazzi: Raffaele Lombardo. In quello che è un vero e proprio apparato che rievoca quel complesso sistema di scatole cinesi di cui si parlava negli anni novanta, quando a controllare la pubblicità italiana era Silvio Berlusconi. Ma procediamo con ordine.

I siti dei quotidiani siciliani online curati da Digitrend

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I dieci siti più visualizzati (dati Digitrend) a settembre: non c'è nemmeno un giornale catanese

Tra i giornali online regionali sviluppati e curati dall'azienda leader nel settore ci sono: La Sicilia, MeridioNews, Live Sicilia, Blog Sicilia, Grandangolo Agrigento, il Quotidiano di Sicilia e ItacaNotizie. Praticamente quasi tutta l'informazione siciliana in mano a un'unica azienda.

Sportwebsicilia; Bsnews.it; Funoanalisitecnica.com; Economysicilia.it; Itacanotizie.it; Donnaclick.it; Ilfogliettone.it; Commentimemorabili.it; Blogsicilia.it; icalabresi.it. Gli unici giornali sono Itacanotizie di Marsala e BlogSicilia di Palermo. Per il resto pare che la gestione Digitrend non stia funzionando granché.

Leggi l'editoriale

L'impero del Gruppo Alessi e i vertici di Digitrend

Chi sono i vertici della società che, con la complicità degli editori, sta riempiendo i giornali di pubblicità, vibratori, maglioni e contenuti a pagamento? Con un refresh ogni minuto e popup ovunque? Giovanni Alessi, patron del gruppo Alessi, ormai 91enne, da una parte è consigliere del cda di Digitrend in cui detiene il 67 per cento delle quote e dall'altra ricopre la stessa carica nel cda di Alessi Pubblicità spa, l'azienda che cura le inserzioni di tanti marchi italiani famosi nel mondo: tra gli altri Mutti, Socialfood, il torronificio Condorelli di Belpasso, Iliad, Dolphin e Ikea. Al suo fianco c'è il figlio Alessio, lo zio del trentenne Giovanni Alessi, figlio di Rino e omonimo del nonno.

Il giovane Giovanni è ceo di Moving up, società anch'essa del gruppo e che si occupa, come le altre, di pubblicità e comunicazione sul web. Proprio a lui, nel 2021, è stato dedicato un articolo sul Sole 24 ore che vantava la chiusura del bilancio dell'azienda a 12 milioni di euro. In quella che è stata definita un «start up nata dalla lungimiranza del nonno», si legge nel quotidiano economico per eccellenza. Poi c'è Biagio Semilia che, come detto, è l'amministratore unico della società con sede in via XX settembre, a Palermo. Città dalla quale il gruppo Alessi gestisce la maggior parte dei suoi affari. Semilia è stato anche presidente del cda di Live Sicilia, noto quotidiano online regionale. Una carica che ha ricoperto fino al 2018.

Tutte le società (cancellate) che orbitano attorno al Gruppo Alessi

In mezzo ci sono diverse società costituite in molti settori dell'imprenditoria: si va dalla costruzione e vendita immobiliare al marketing pubblicitario passando per le società finanziarie. Alcune di queste attività sono state avviate, per poi essere terminate e cancellate pochi anni dopo. Altre sono ancora in fase di liquidazione. Al centro dell'impero non c'è, come si potrebbe pensare, l'azienda leader nel settore pubblicitario Alessi Pubblicità, ma la Rial srl. Nell'organigramma del gruppo ne compaiono almeno tre con lo stesso nome: due attività cessate e una ancora in vita e partecipata da Moving up, la società dell'enfant prodige Giovanni Alessi, e da Alessi spa. L'impero è stato costruito da Alessi Senior e dal figlio Alessio, entrambi nel cda di Alessi spa che, per anni, si sono divisi le quote di almeno quattro società adesso tutte estinte: Samad spa, Zagara srl, Alfin srl e la triplicata Rial srl.

Il presidente del cda di Alessi spa Tommaso Marchese, Clear Channel e la cessione del maggior pacchetto azionario al colosso francese Jc Decaux

Per l'ex promotore finanziario di Mediolanum spa, pare che il mondo ruoti proprio attorno a lui. Tommaso Marchese ha esercitato la professione per la banca fondata da Ennio Doris in cui ha creduto Silvio Berlusconi dal 1999 al 2002. Per poi darsi alla pubblicità e al mondo dell'advertising. Prima con la Clear channel, un tempo tra i principali concorrenti della multinazionale Jc Decaux, poi con Alessi, quando diventa presidente del consiglio di amministrazione di Alessi spa. Che da quel momento non è più sotto il controllo del gruppo Alessi.

La Clear Channel Italia - partner del gruppo Alessi almeno dal 2018, quando a Catania vennero installati 50 impianti pubblicitari illuminati 6x6 e in cui, uno dei figli del patron del gruppo, Rino Alessi svolge la professione di grafico -, a giugno 2023 cede la maggior parte del pacchetto azionario a Jc Decaux, la multinazionale leader nel settore che si occupa di pubblicità esterna, tra le prime in Italia e nel mondo. Adesso la Clear è la rinnovata Igp spa, società con socio unico la Clear channel international holding e soggetta alla direzione e al coordinamento di IgpDecaux. E Alessi, il cui cda è presieduto da Marchese, è diventata sostanzialmente una costola prima di Clear e poi della multinazionale francese.

La partnership con Codesour e l'amministratore Giovanni Maniscalco, già nel cda di Gesap: i collegamenti con la politica

«La partnership con Codesour è stata fondamentale per mantenere un sito web ben funzionante e performante, gestire il Crm in modo efficiente e implementare nuovi impianti digitali». Tre mesi fa il presidente del cda di Alessi Marchese elogia l'azienda Codesour, un'altra società del gruppo che si occupa di sviluppare siti web, nata nel 2010 e che ha curato anche il sito della stessa Alessi. Della Codesour da luglio 2023 è presidente del cda Giovanni Maniscalco. Nomina che avviene un mese dopo l'acquisizione da parte di Jc Decaux della Clear channel Italia attraverso l'accordo firmato con la holding Clear Channel Outdoor. Un'operazione dal valore di 75 milioni di euro.

Nel curriculum di Maniscalco compaiono innumerevoli incarichi da amministratore in decine di società e diversi ruoli come dirigente regionale negli uffici regionali di via Notarbartolo, a Palermo. Commercialista di professione, Maniscalco è stato anche il liquidatore della T-Link, la compagnia di navigazione che doveva collegare Termini Imerese e Genova, poi fallita e coinvolta nel processo per bancarotta fraudolenta. Accusa che, però, è venuta meno nel 2021 quando il tribunale fallimentare ha decretato che non sussistesse la volontà degli amministratori di depauperare il patrimonio dell'azienda.

La carica che desta più interesse è quella che ricopre in Gesap spa, la società di gestione dell'aeroporto Falcone-Borsellino in cui a maggio è stato riconfermato consigliere in quota del Comune di Palermo, che in Gesap detiene oltre il 31 per cento del pacchetto azionario. La nomina è arrivata due mesi prima di prendere il controllo di Codesour. Come di consueto a sceglierlo è stata la politica, cioè l'ex assessore regionale alla Formazione professionale e attuale sindaco del capoluogo Roberto Lagalla, autonomista riferimento di Raffaele Lombardo. In breve: Maniscalco è nel cda di Gesap per volere della politica e parallelamente è presidente del cda di Codesour, azienda del gruppo Alessi. Quest'ultimo, attraverso Digitrend, cura siti, analizza dati e pubblicità nei principali quotidiani catanesi.

Secondo quanto appreso e ricostruito da questo giornale, il gruppo Alessi pare quindi essere solo «uno strumento per portare a compimento un'operazione societaria in cui a trarne beneficio sono in molti». O, almeno, questo è quanto trapela da alcuni addetti ai lavori che vogliono mantenere l'anonimato. Si tratterebbe di persone che, sebbene siano o siano stati nel mondo dell'editoria e della pubblicità, attualmente non appaiono negli organigrammi delle società. Ma partecipano in maniera più o meno velata ai roadshow dell'informazione. E si sa, ciò che non si vede talvolta è più importante di ciò che appare. Ma questa è un'altra storia.

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