Il Pezzo Etneo

Unict, l’andreottiano Galvagno e l’ultimo atto per eliminare Pogliese
Le elezioni universitarie e la grande assente Alleanza Universitaria
Gabriele patti,  11 Ottobre 2023
A Catania il senatore sta cedendo davanti alla forza devastante del golden boy dell'Ars. Il presidente di Alleanza, storica associazione della fiamma tricolore, Francesco Ferlito rompe con il suo sponsor e al Senato propone una candidatura con Forza Italia. Per le elezioni del 25 e 26 ottobre, si preannuncia già un tripudio di voti per l'asse Galvagno-Lombardo. I rumor sul passaggio di Giammusso da una corrente, quella dell'ex sindaco, a quella del presidente dell'Ars Gaetano Galvagno. Così Pogliese regala il partito al divoratore

Apparentemente divisi, di fatto uniti dal destino. È la storia d'amore tra Raffaele Lombardo e Gaetano Galvagno. Il primo pronto a riprendersi tutta la Sicilia, il secondo è già il re dell'isola. O almeno così si autodefinisce nelle conversazioni informali. Una storia fatta di amore e odio. Quest'ultimo però è solo apparente. Ed è una storia che, al netto delle apparenti divisioni, dei giochi di potere e delle strategie dell'imperatore Raffaele, continua. Qualcuno addirittura sostiene che si siano scambiati anche qualche bacio d'amore. Ma si tratta di una notizia non verificata.

Così è anche all'Università, dove il padrino politico del golden boy e il presidente dell'Ars preparano il terreno per le Europee. Divorano Forza Italia, agguantano il Partito democratico e proseguono mano nella mano in quella guerra politica tutta interna al centrodestra. Di cui ormai a giocare di sponda sarebbe, appunto, anche il Pd. Almeno la parte che conta. Quella che, sebbene i quattro consiglieri comunali, non è riuscita a prendere nemmeno una commissione al senato cittadino. Lasciando la poltrona al Movimento cinque stelle, che di consiglieri ne ha solo due. Un numero insufficiente persino per creare un gruppo consiliare. Se questa è la parte che conta del centrosinistra, figuriamoci quella che non conta. Rintanata chissà dove.

Così per Galvagno e Lombardo il gioco è facile. Perché «diciamolo», direbbe il presidente del Senato Ignazio La Russa, al presidente in pectore e al figlioccio piace da sempre vincere facile. E i progressisti ci mettono del loro. Basti pensare che il consigliere pentastellato alla quarta municipalità Giuseppe Ragusa, nonostante il veto di concorrere alla competizione universitaria, sosterrà l'associazione Nike, riferimento del consigliere comunale Damien Bonaccorsi. «Il Movimento a oggi non partecipa alle elezioni universitarie - replicano i cinquestelle -, questa è un'iniziativa personale del consigliere Ragusa».

Così, mentre a livello regionale si formano gli schieramenti per le Europee, da una parte la rinnovazione dell'accordo federativo tra Lega ed Mpa e dall'altra Forza Italia di Renato Schifani e la nuova Dc di Totò Cuffaro, Galvagno ingurgita Fratelli d'Italia. Nella corrente di Salvo Pogliese, unico argine all'impero che sta costruendo mattonella dopo mattonella l'andreottiano Galvagno pare sia rimasto solo il sindaco di Gravina Massimiliano Giammusso che dalla sua ha il presidente di Azione Dario Moscato. Anche se secondo i rumor il presidente di Avanguardia e Moscato sarebbero sempre più vicini alla corrente del presidente dell'Ars.

La rottura tra Ferlito e Pogliese voluta da Galvagno

Proprio dalla competizione all'università comincia l'ultimo atto per far fuori Pogliese. Che, a dire il vero, pare provarci gusto a perdere il partito. Almeno nella parte orientale della Sicilia. A dimostrarlo sarebbe la rottura tra il presidente di Alleanza universitaria Francesco Ferlito e il senatore. L'ormai ex pupillo dell'ex primo cittadino avrebbe dovuto gestire le liste delle associazioni universitarie che orbitano intorno al partito di Giorgia Meloni, ma al fotofinish non solo non se n'è occupato lui, ma non è riuscito a presentare nemmeno una candidatura con Fdi. Così ha dovuto ripiegare sulla coalizione di Forza Italia al Senato. Quella riferimento dell'assessore regionale al Bilancio Marco Falcone, in cui compare la sigla Cambiamento, lista del consigliere comunale Piermaria Capuana. Tuttavia la lista degli azzurri non avrebbe i numeri per prendere un seggio e Ferlito starebbe pensando di ritirare la candidatura. Abbiamo provato a contattare Ferlito sena però ricevere alcuna risposta.

Le coalizioni agli organi

Sono cinque gli organi in cui il 25 e il 26 ottobre i partiti, rappresentati dalle associazioni studentesche, si sfideranno per accaparrarsi le poltrone dell'Ateneo: Senato, Ersu, Consiglio di amministrazione, Nucleo di valutazione e Cus.

Senato

Per la corsa all'organo legislativo di Unict si sfideranno otto coalizioni, nella maggior parte dei casi rappresentate da un'associazione: La Finestra, dei fratelli Angelo e Prospero Crimi correrà da sola con una propria lista. Fratelli d'Italia ha i numeri per poter dividersi e creare addirittura tre liste al senato: quella di We Love Unict, riferimento all'università del presidente dell'Ars; quella composta da Crediamoci, del consigliere comunale Giovanni Magni; e Actea, associazione di riferimento di Alessandro Ragusa. Anche lui storico autonomista e, come Galvagno, dedito all'organizzazione di mille serate in città. E poi c'è Azione, l'associazione di riferimento dell'ex componente del cda di Sidra Moscato.

La Lega con tre associazioni costituisce un'altra coalizione, composta da Siamo Futuro di Anastasio Carrà; Arcadia, riferimento di Prima l'Italia di Luca Sammartino e Orizzonte Italia, quel contenitore di destra in cui convergevano l'ei fu Simone Privitera - Privilege per gli amici - e Dario Davì che per anni ne è stato coordinatore, dopo la rottura con Arcadia, quando a guidarla era ancora l'attuale presidente di Multiservizi e componente della commissione tecnico-scientifica Alessandro Corradi. Corado, per gli amici. Sempre con una sola "r" e la "o" finale. Adesso a presiedere l'associazione è Alessandro Milazzo. Poi, come detto, c'è la lista Cambiamento di Forza Italia. Infine la coalizione di Fronte gioventù comunista e quella del Pd. Quest'ultimo al Senato correrà da solo con la sigla Nike.

Ersu

Tra gli organi più importanti, insieme al Cda, c'è l'Ente regionale per il diritto allo studio (Ersu). Sono quattro le coalizioni in lizza. Fratelli d'Italia con We Love, Crediamoci e Azione. L'Mpa si divide e forma due liste: in una fa asse con il Pd e FdI per il tramite di Actea, Nike e La Finestra, rispettivamente rappresentate da Ragusa, Bonaccorsi e Crimi. Nell'altra con la Lega, con le associazioni Arcadia, Orizzonte Italia e Libertas. Quest'ultima presieduta da Antonio Rosella. E poi c'è la malmenata e meno fortunata coalizione del Fronte gioventù comunista. L'unica forza veramente di sinistra che sta provando a prendere qualcosa ma non totalizzerà nemmeno un punticino. E, forse, è meglio così. La grande assente invece è Alleanza Universitaria.

Cda, Nucleo e Cus

Tre sono invece le coalizioni nei tre rimanenti organi. La prima composta da Lega, Mpa e Pd. Tuttavia c'è ancora qualcuno convinto che il Partito democratico sia ancora di sinistra. La seconda è il blocco Fratelli d'Italia. La terza e ultima è quella composta dai collettivi del Fronte gioventù comunista.

Dove sta l'alleanza Mpa e FdI per eliminare Pogliese?

A guardare le liste, ci sono almeno due indizi per poter affermare che Galvagno e Lombardo siano uniti contro Pogliese. E uno per poter affermare che il senatore, da una parte gli fa da sponda e dall'altra si sucida. I primi due ruotano tutti attorno ad Actea, l'associazione di Alessandro Ragusa, idolo delle piazze e delle serate, prima indipendente e vicina all'Mpa e, adesso, sembra essere transitata ufficialmente in FdI. Nemmeno a dirlo con Galvagno. Proprio Actea fa asse con l'Mpa all'Ersu, al Senato e al Cda. Gli organi più importanti dell'ateneo. Il terzo indizio ruota invece tutto attorno a Pogliese e alla grande assente di questa tornata elettorale: Alleanza universitaria. La storica associazione dalla fiamma tricolore. Che finora ha sempre avuto un ruolo sia in termini elettorali che fiduciari per Pogliese. Tuttavia in questa tornata gli avrebbe riservato un tiro mancino. L'ha scavalcata e fatta fuori. Così facendo ha firmato la propria condanna a morte. Figurata, certo. Ma cosa avrà ottenuto Pogliese in cambio della regalia - l'intero FdI etneo - a Galvagno? Questo, forse, si vedrà più avanti.

Aggiornamento 11 ottobre 2023 alle ore 11.57

Il Fronte gioventù comunista precisa: «Siamo l'unica lista pulita, senza padrini politici e giochetti di potere. L'unica tra l'altro che presenterà un programma elettorale e che chiede un voto sulla base di quello, non per i dolcini, offerte varie o per gli ingressi in discoteca. L'unica tra le presenti a essersi mobilitata per l'inchiesta Università bandita e contro l'anticipazione della tassa per gli irregolari due anni fa».

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