Altri sette decessi nei cantieri: i nomi
«La strage quotidiana di lavoratori è entrata nella fase più sanguinosa, nel silenzio della politica, delle aziende e dei media. Oggi registriamo 7 nuove morti, che portano il totale della settimana a 17 (2 lunedì, 7 martedì, 5 mercoledì, 3 giovedì) e quello di aprile a 63, con il totale del 2024 a 323 vittime in 109 giorni». L'osservatorio Morti sul lavoro analizza i dati relativi alle morti sul lavoro e ricorda i nuovi incidenti che hanno portato ad altre stragi nei cantieri.
Da Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, arriva la notizia della morte orribile dell’ascensorista 31enne Antonio Pistone, chiamato per liberare una ragazza intrappolata nell’impianto di una palazzina a tre piani. Durante l’intervento l’ascensore è ripartito, schiacciando il tecnico tra la cabina e una porta. A quel punto sono intervenuti i vigili del fuoco di Acireale per recuperare il corpo senza vita di Pistone e liberare la ragazza.
Il 23enne veronese Leonardo Lorini stava per laurearsi in Relazioni Internazionali a Padova e - per godere di un minimo di indipendenza - consegnava pizze e prestava la sua opera in eventi come il Vinitaly. Martedì 16 aprile, rientrando proprio dal Vinitaly, ha perso il controllo della sua moto e si è schiantato contro un albero, morendo sul colpo. Particolare tragico: il padre di Leonardo, notando la geolocalizzazione del figlio fissa da tempo, è uscito per raggiungerlo e si è trovato davanti un corpo coperto da un telo bianco.
Alessio Moroni di anni ne aveva soltanto 20, ma già si era conquistato un contratto a tempo indeterminato come informatico alla Everience di Rho (Milano). Martedì 16 è uscito in moto dall’azienda durante la pausa pranzo per comprare qualcosa da mangiare. Non ha più fatto ritorno, vittima dello scontro con un’autovettura.
Il tenente Franco Mangiucca, 62 anni, comandante della polizia locale di Gallese (Viterbo), è morto alle 8 di giovedì 18 aprile mentre prestava servizio davanti alle scuole elementari del paese. Un malore improvviso la causa del decesso.
Sergio Rea, 60 anni, giovedì 18 aveva appena raggiunto il posto di lavoro nel parcheggio della stazione di Falciano del Massico (Caserta), quando si è sentito male. È riuscito a telefonare al fratello per chiedere aiuto, ma quando i soccorsi sono arrivati era ormai tardi.
Adriano Ponzin, 60 anni, moglie e due figli, lavorava al prosciuttificio King’s di Sossano (Vicenza). Mercoledì 16 aprile rientrava a casa dal lavoro quando ha perso il controllo dello scooter dopo un sorpasso e si è schiantato contro un muro.
Armando Rotondo, 65 anni, era un medico di base a San Donato di Lecce. Mercoledì 16 i familiari si sono allarmati non vedendolo rientrare e sono andati a cercarlo in studio. Lo hanno trovato senza vita, vittima probabilmente di un infarto.
I Dati
Aprile 2024: 63 morti (sul lavoro 49; in itinere 14; media giorno 3,5)
Anno 2024: 323 morti (sul lavoro 248; in itinere 75; media giorno 2,9)
44 Lombardia (26 sul lavoro – 18 in itinere)
37 Campania (27-10)
34 Emilia Romagna (28-8)
27 Veneto (17-8)
22 Toscana (20-2)
21 Puglia (18-3)
19 Lazio (13-6)
18 Sicilia (13-5)
16 Piemonte (12-4)
14 Abruzzo (11-3)
12 Calabria (10-2)
10 Marche (8-2)
9 Liguria (7-2)
8 Sardegna (7-1), Estero (7-1)
6 Trentino (4-2)
4 Valle d’Aosta (4-0), Alto Adige (4-0), Umbria (4-0)
3 Friuli V.G. (3-0)
2 Basilicata (2-0)
1 Molise (1-0).