Il Movimento popolare catanese scrive al prefetto Librizzi
«A due mesi dal voto la il sindaco Enrico Trantino ha la giunta però i consiglieri comunali sono stati eletti ma non proclamati». La nota del Partito popolare catanese guidato da Giuseppe Lipera, candidato alla poltrona da sindaco nell'ultima tornata elettorale ma senza riuscire a conquistare la fascia tricolore, chiama in appello la prefettura di Catania. Perché, si legge nella nota diramata questa mattina, «a distanza di ben sessanta giorni dalle elezioni, non c'è ancora una data ufficiale di convocazione per il Consiglio comunale». Sebbene sindaco e assessori si siano insediati, manca ancora la piena operatività di Consiglio e consiglieri. Che sono stati eletti, ma non proclamati.
«Tutto ciò non solo è tremendamente increscioso e, a parer mio, pone una grave onta sulla città di Catania - sostiene Lipera nella nota - ma presta anche il fianco a possibili e irreparabili irregolarità nell'Amministrazione pubblica». Per il momento infatti, continua, «non vi è nessun Consigliere che possa porre in essere interrogazioni o interpellanze; non vi è nessuno che si occupi dello statuto e dei regolamenti, dei programmi, delle relazioni previsionali e programmatiche, dei piani finanziari, dei programmi dei lavori pubblici, di bilanci annuali e pluriennali, del rendiconto e dei piani territoriali urbanistici».
Un grave deficit di democrazia, verrebbe da dire, soprattutto a guardare le condizioni in cui versa la città. Che, per adesso, sta facendo a meno alle competenze consiliari. Per questo, la nota del movimento nato dal basso, affinché «intervenga il prefetto anche al fine di fare chiarezza sulla vicenda, che ad oggi resta inspiegabile, e ponga il più rapidamente possibile un rimedio».