«Guasti al sito internet e a linee telefoniche sono stati riparati»
Potrebbe essere partito dal cavo di una stampante il rogo che la sera del 16 luglio ha gravemente danneggiato il terminal principale dell'aeroporto Fontanarossa di Catania. A questa conclusione, ancora, però, da approfondire sono giunti i vigili del fuoco nella loro prima relazione sull'incendio depositata alla Procura etnea. Nonostante gli innumerevoli disagi subiti dai passeggeri Sac - la società a cui compete la gestione degli scali all'aeroporto, guidata dal presidente Nico Torrisi - ed Enac si stanno mettendo in campo tutte le forze necessarie per ripristinare servizi efficienti e fronteggiare la situazione di emergenza creatasi a seguito dell'incendio scoppiato dieci giorni fa. Il Terminal A dell’aeroporto di Catania è ancora chiuso. E, ad oggi, non si sa per quanto ancora rimarrà inagibile. L’unica cosa certa sono i disagi che stanno subendo i viaggiatori in arrivo o in partenza dalla Sicilia. Ma Altroconsumo, l'associazione a tutela dei consumatori, ha assicurato che i biglietti sono tutti rimborsabili.
Per il momento l'unico a essere operativo è il terminal C, con una riduzione considerevole di voli. Nel frattempo, a seguito del cortocircuito da cui sarebbero poi scaturite le fiamme, anche il sistema telefonico e telematico dell'azienda aeroportuale di Catania è andato in tilt. La causa parrebbe essere, come per i cavi elettrici, il troppo caldo. Al di là delle cause ancora da verificare, il guasto è stato riparato e il sito è tornato in funzione.
Una buona notizia per migliaia di passeggeri che, in mancanza di voli per dirottamenti, annullamenti e posticipazioni di date, vengono trasportati verso altri aeroporti, come quelli di Trapani, Comiso e Palermo, attraverso un servizio navette appositamente avviato da Sac con alcune compagnie private. Servizio che è assolutamente gratuito. «Avevamo un volo oggi con Wizzair ma lo hanno dirottato a Palermo - è il commento di un turista in transito -, non ci resta che attendere ancora anche se non ce la facciamo più».
Altra questione è poi relativa ai tanti dipendenti dell'aeroporto momentaneamente in servizio al Terminal A che, dopo la chiusura e per cinque giorni, sono rimasti a casa senza stipendio. Da questo punto di vista l'allarme sarebbe rientrato, anche se residuano alcune criticità. «Non abbiamo lavorato per cinque giorni - sostiene un cameriere del bar che serve il terminal -, ora però stanno garantendo il lavoro e lo stipendio a tutti tramite turnazione». Così, quella che si presentava come emergenza irrisolvibile, pare stia volgendo al termine. E, a breve - sarebbe la posizione di alcuni addetti alle operazioni di scalo -, l'aeroporto riaprirà completamente garantendo tutti i servizi.