Indagati per violenza privata e sanzionati a pagare 1.300 euro
Sono stati individuati i presunti aggressori che avrebbero malmenato alcuni ciclisti per avergli fatto notare che non si può circolare in sella a una moto all'interno di un'area naturalistica protetta. Si tratta del 26enne A.S. e del 45enne K.P., indagati in concorso per i delitti di violenza privata, deturpamento di bellezze naturali, deturpamento di beni paesaggistici e violazione della legge sulle aree protette. È quanto successo il 17 dicembre all'interno della pineta di Linguaglossa, in Zona B del Parco dell’Etna. Le indagini, a seguito delle quali sono stati individuati i presunti autori dell'aggressione, hanno preso avvio da una denuncia del presidente del Parco dell’Etna Carlo Caputo, prima della nomina del successore Vincenzo Spartà, corredata da una ripresa dalla go-pro di uno dei due aggrediti da cui risultava che i due ciclisti erano stati insultati e colpiti con il casco, e presi a pugni e calci.
Sono state perquisite oggi le abitazioni dei presunti aggressori, dove i militari hanno trovato le moto con cui sono stati realizzati gli illeciti ambientali e gli stessi abiti indossati il giorno dell'aggressione. Moto e indumenti sono stati sequestrati. Il passaggio dei motociclisti fuoristrada, infatti, «ha lasciato evidenti e profondi solchi sul terreno - si legge nella nota stampa della procura - e questo ha determinato un serio pregiudizio all'integrità ambientale, anche alla stabilità del suolo per una marcata propensione al fenomeno erosivo del ruscellamento e alla distruzione della rinnovazione di specie vegetali autoctone». Oltre al sequestro, sono state elevate sanzioni amministrative per violazioni al regolamento del Parco per un totale di oltre 1.300 euro.