Quel progetto fantasma per mettere in sicurezza il canale Buttaceto
Dall'estate all'inverno, dagli incendi alle forti piogge, c'è un piccolo gruppo di forestali che non demorde. Lavorano e provano a rimediare ai danni derivanti dalla mancata prevenzione. Quella che dovrebbe essere eseguita e non viene eseguita. Così spetta al distaccamento Forestale di Catania mettere una pezza con controlli a tappeto sul territorio. Al loro fianco ci sono gli Addetti alla sorveglianza delle riserve e la Protezione civile di Catania. Giorno dopo giorno fanno la spola tra un'emergenza e un'altra e, talvolta, tocca proprio a loro fare doppio lavoro, nella speranza (forse ormai vana) che le istituzioni si prendano le proprie responsabilità. In particolare il Comune di Catania, il Consorzio di bonifica e l'Autorità di bacino. In quella parte di isola che sembra di tutti e di nessuno.
I controlli: il fiume Gornalunga 'sorvegliato speciale', il canale Benanti esonda e invade una strada
Porzioni della strada statale 417 e delle strade provinciali 69/II e 104 spazzate via dalla furia dell'acqua. Lo scenario è quello del 2018, quando il fiume Gornalunga è straripato trascinando con sé tutto ciò che gli era di ostacolo. Questa volta pur ingrossandosi non ha invaso la statale che conduce a Gela, almeno fino alle 19, e comunque senza compromettere le condizioni di viabilità. Situazione diversa, invece, sulla strada statale 114, dove l'acqua ha quasi sommerso la carreggiata all'altezza del rifornitore di pneumatici Sicali Gomme. L'ingente quantitativo d'acqua ha richiesto l'intervento della polizia locale, sul posto a veicolare il transito. In via San Francesco La Rena, nella zona di contrada Pantano d'Arci, sono crollati i muri perimetrali di alcune abitazioni e diversi alberi sono stati abbattuti dal forte vento. Molti di questi sono gli stessi che, la scorsa estate, sono stati colpiti dalle fiamme in quel mese di fuoco in cui si verificava un rogo al giorno. Il canale Benanti, nella zona di Vaccarizzo, ha invaso una strada adiacente al canale Lago. Nessuna criticità si è registrata invece per il canale Forcile che nel 2021 ha travolto il villaggio Santa Maria Goretti, a ridosso dell'aeroporto Fontanarossa. Vicino al villaggio Primosole beach un albero si è spezzato e alcuni cittadini sono rimasti bloccati all'interno della propria autovettura. Dopo la chiamata, a prestare i soccorsi sono stati gli Addetti alla sorveglianza delle riserve che, con l'aiuto dei residenti, sono riusciti a liberare la sede stradale. Il viale interno al villaggio Nettuno si è completamente allagato. Molti i pali della luce divelti con i cavi elettrici scoperti. Da San Giuseppe la Rena all'Oasi del Simeto c'è stata una vera e propria moria di alberi.
Il progetto fantasma per mettere in sicurezza il canale Buttaceto
Il canale Buttaceto sembra aver retto l'onda d'urto, sebbene abbia rappresentato diversi rischi di esondazione. Si tratta del canale destinato a raccogliere e riversare in mare le acque piovane provenienti dalla zona industriale di Catania, ma anche dei quartieri Librino e Pigno, per il quale la struttura commissariale del dissesto idrogeologico, guidata da Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce, nel 2020 aveva stanziato un importo di 924mila euro per progettare la pulizia e la manutenzione degli argini nell'ambito del più ampio intervento dal valore complessivo di 28 milioni. Una cifra che avrebbe dovuto servire a ripristinare le condizioni di sicurezza dei canali della Piana di Catania. «Un progetto per mettere in sicurezza il canale Buttaceto», così lo pubblicizzava la Regione. E così titolavano tutti i giornali. Un anno dopo, nel 2021, è tempo di un altro annuncio e, per Musumeci, l'obiettivo era «ormai prossimo». E anche per i giornali. Ma tra annunci e cifre da capogiro, il progetto aggiudicato al ribasso attraverso apposita gara d'appalto alla Etatec studio Paoletti srl alla cifra di circa 460mila euro pare essere rimasto solo sulla carta. In altri termini: la gara che doveva seguire la realizzazione dello studio pare non ci sia mai stata. O, almeno, questo giornale - che resta sempre a disposizione per qualunque rettifica, smentita e precisazione, ndr - non è riuscito a trovare neanche un documento che possa testimoniare la messa in atto del progetto. E nemmeno un altro comunicato che annunci la gara per affidare i lavori, né tanto meno l'avvio degli stessi. Di certo ci sono solo gli interventi di pulizia e manutenzione effettuati tra il 2020 e il 2021 da Protezione civile e Forestale.