Il Pezzo Etneo

Il M5s contro l’Air Show e l’organizzazione dell’evento
«Messaggio politico e nessuna gestione del traffico veicolare»
Redazione,  06 Maggio 2025
«È mancata ogni forma di pianificazione, uno spettacolo superfluo utile solo a ribadire che le spese militari non si discutono», dicono dal Movimento cinque stelle

Lo show delle Frecce Tricolori ha attirato a Catania oltre 200mila persone. Uno spettacolo certamente suggestivo, ma che si è rivelato – nei fatti – un gigantesco specchietto per le allodole: una manifestazione ad alto impatto mediatico, ma gestita in modo disastroso e con enormi disservizi. Traffico paralizzato, nessuna gestione dei flussi veicolari, mezzi di soccorso bloccati, vie di fuga impraticabili.

Ma soprattutto: l'accesso al tratto stradale del "Porto Rossi" (zona Caito), ufficialmente interdetto per rischio crollo, è stato invaso da migliaia di persone, anche sulla parte più esposta verso il mare. Una leggerezza che sembrerebbe smentire gli allarmi sulla sicurezza della zona. E come se non bastasse, il sindaco Trantino ha affermato che un’affluenza simile non fosse prevedibile. Eppure, i numeri degli air show precedenti parlano chiaro. Nel 2021 nel corso dell'evento a Rivolto 2021 c'erano 17mila spettattori nonostante gli accessi limitati per covid. A Pratica di Mare nel 2023 si sono regstrate oltre 300mila presenze. A Caorle 2024 decine di migliaia di spettatori già alla prima esibizione stagionale. Era tutto prevedibile. Ma è mancata ogni forma di pianificazione.

C’è poi una riflessione politica più ampia, che non può essere taciuta. In un momento storico in cui i popoli si mobilitano contro il riarmo, il nostro governo risponde con un’ode alla potenza militare, finanziata con soldi pubblici. Per quanto ci riguarda, non c’era alcun bisogno di questa ostentazione per riconoscere il valore delle Forze Armate. La coerenza ci impone di ritenere questa manifestazione inopportuna e fuori contesto, pur nella sua potenza scenica ed emotiva. Uno spettacolo superfluo, utile solo a veicolare un messaggio politico chiaro: le spese militari non si discutono. Anzi, si celebrano.

Un evento di questa portata non si può gestire come fosse un'edizione del "lungomare liberato". Ieri si è sfiorata la tragedia e si è affidata la sicurezza pubblica alla fortuna. Un fatto gravissimo, che non può passare sotto silenzio.

Torna in alto