Residenti e associazioni contro Trantino: «Qui non si deve più fare vedere»
«Trantino in piazza delle Salette non deve venire più, si deve interessare ad altre cose perché di umanità non ha niente». Nel mirino dei manifestanti nel corso della protesta per l'abrogazione delle ztl c'è il sindaco di Catania Enrico Trantino. In una battaglia che continua a tenere banco ormai da mesi.
Residenti, associazioni e partiti politici sono impegnati nella raccolta firme per l'abrogazione dell'area pedonale in piazza delle Salette, nel quartiere periferico di San Cristoforo e in piazza Federico di Svevia, al Castello Ursino. «Le piazze e le strade devono ritornare libere e il sindaco qui non deve venire, non lo vogliamo vedere, deve pensare ad altre cose».
Piazza delle Salette deve tornare Libera
A portare avanti la battaglia sono Catania più Attiva e il Movimento popolare catanese con la sua rappresentante Giovannella Urso. Sono presenti con i gazebo per «fermare la spropositata creazione di zone a traffico limitato illogica, irrazionale, incoerente e discriminatoria che non si adatta alla città di Catania», dicono gli attivisti in protesta. «La verità è che Trantino è solo una marionetta nelle mani di altri i cui fili li tengono gli esponenti del governo nazionale e regionale, come La Russa e Galvagno», è la posizione di Santo Musumeci, presidente di Catania più Attiva all'unisono con i residenti.
L'area pedonale in piazza delle Salette, nel quartiere periferico di San Cristoforo, va abolita. Il Movimento popolare catanese e i residenti: «L'apu è inutile e ha creato solo disagi ai residenti e al parroco. Sarebbe sicuramente meglio ripristinare le aree gioco di via Barcellona e via Di Lorenzo con la rimozione dei rifiuti e la riqualificazione totale dei luoghi fino allo stato originario. Il sindaco Enrico Trantino non deve mettere più piede e non si dovrà più far vedere in piazza delle Salette e in piazza Federico di Svevia»
«Chiudendo questo tratto di strada non ha fatto altro che creare difficoltà, la chiusura è stata dovuta alla creazione di una bambinopoli quando in realtà ce n'è una a due passi che invece andrebbe ripristinata - dice Urso - e non avrebbe dovuto danneggiare una piazzetta creando disagi ai residenti e alla comunità ecclesiastica e di questo ne pagherà le conseguenze».
Il riferimento è al parco giochi in via Di Lorenzo. «Una bella piazzetta che avrebbe bisogno di una riqualificazione e rimozione dei rifiuti per renderla fruibile ai bambini», sostiene Urso. Ma non è l'unica bambinopoli in cui sarebbe necessaria una riconversione per migliorarne la vivibilità. C'è anche quella in via Barcellona. «Un parchetto bellissimo che deve necessariamente essere liberato dai rifiuti e riqualificato».