«Sì all’abbattimento dei muri, no all’espansione della struttura»
Il porto di Catania, il suo ampliamento e i tanti che lo vorrebbero trasformare in scalo turistico e che al posto di allargarlo desidererebbero si abbattessero le barriere architettoniche e si aprisse alla cittadinanza. Così restutuendo il mare alla città. Per questo Sinistra Italiana il 4 dicembre ha presentato un’interrogazione parlamentare al Senato della repubblica per chiedere che il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti non conceda l’ampliamento del porto di Catania, richiesto dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, che andrebbe a privatizzare parte della costa catanese.
Un'eventualità che Sinistra Italiana, le associaizoni ambientaliste e tanti cittadini vogliono scongiurare. Le quali propendono invece per l'abbattimento delle mura perimetrali e il congiungimento del mare alla città con accesso libero. Che, peraltro, gioverebbe all'agevole scorrimento del traffico nella zona.
Si chiede se «i ministri in indirizzo non ritengano necessario respingere la richiesta di ampliamento portuale a sud, lungo il torrente Acquicella, in considerazione dei vincoli normativi dettati dalla legge Galasso e dall'articolo 94 della legge regionale numero 25 del 1993 nonché della tutela paesaggistica garantita dalle direttive europee Habitat e Uccelli?». Ovvero la disposizione secondo la quale «nel territorio della regione, gli interventi di manutenzione idraulica nell'ambito degli ecosistemi fluviali possono comprendere solo lavori di manutenzione ordinaria di manufatti già esistenti, nonche' lavori di rimozione dell'alveo di rifiuti o di corpi estranei alle condizioni naturali dei luoghi». Circostanza che escluderebbe l'amliamento del porto in un'area in cui scorre il fiume Acquicella.
Al centro dell'iinterrogazione ci sono altri due quesiti. Se «ritengono opportuno negare l'ampliamento verso nord e preservare un ecosistema costiero di pregio unico garantendo ai cittadini la libera fruizione di uno degli ultimi accessi liberi al mare in pieno centro storico». Inoltre chiede il partito, «quali alternative siano state valutate per soddisfare le esigenze portuali e turistiche di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, evitando un’espansione distruttiva irreversibile di aree naturali e paesaggistiche di rilevante interesse; quali misure intendano adottare per garantire una pianificazione portuale rispettosa e delle normative ambientali, in coerenza con gli obiettivi di tutela paesaggistica degli habitat unici della costa catanese».