Due delibere distinte con le quali l'amministrazione Trantino da una parte taglia il monte ore complessivo per l'assistenza alla comunicazione agli alunni delle scuole primarie e secondarie diversamente abili (Asacom) e dall'altra aumenta il costo dei servizi di refezione scolastica. Parallelamente si aumentano gli stipendi di consiglieri comunali e giunta. Dopo la mancata registrazione nel Cude, la piattaforma per la mobilità dei diversamente abili nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali, si registrano altre scelte che vanno nella direzione «di non aiutare in maniera oggettiva le categorie più deboli», è quanto sostiene la Cgil.
Mense scolastiche
Il 17 ottobre la giunta emana una delibera con la quale aumenta più del doppio il costo del servizio di refezione scosastica. Se nel 2023 ammontava a quasi 610mila euro, per il biennio 2024 e 2025 si arriva a 720mila. Con il paradosso di aumentare del 122 per cento il costo a carico delle famiglie che hanno un Isee compreso tra i 3mila e i 6mila euro e premiare i non residenti per i quali l'aumento è solo del 20 per cento.
ANNO 2023 (riferito a n. 143 giorni di effettivo servizio)
Tariffe | Nr. alunni fruitori nelle singole fasce | Entrate da utenti | Costo del servizio | Copertura in percentuale (%) |
---|---|---|---|---|
0,50 euro | 226 | 16.159,00 euro | ||
0,90 euro | 283 | 36.422,10 euro | ||
1,30 euro | 128 | 23.795,20 euro | ||
1,70 euro | 30 | 7.293,00 euro | ||
2,00 euro | 42 | 12.012,00 euro | ||
2,30 euro | 191 | 62.819,90 euro | ||
Non residenti 3,56 euro | 99 | 50.398,92 euro | ||
135.229 | 208.906,78 euro | 607.675,52 euro | 34,38 | |
Confronto tra le tariffe biennali in proporzione alle fasce di reddito
Isee | Tariffe 2023/24 | Tariffe 2024/25 | Aumento |
Da 0 a 3000 euro | 0,50 euro a pasto | 0,90 euro a pasto | 80,00% |
Da 3001 a 6000 | 0,90 euro a pasto | 2,00 euro a pasto | 122,00% |
Da 6001 a 10000 | 1,30 euro a pasto | 2,00 euro a pasto | 54,00% |
Da 10001 a 12000 | 1,70 euro a pasto | 3,10 euro a pasto | 82,00% |
Da 12001 a 15000 | 2,00 euro a pasto | 3,10 euro a pasto | 55,00% |
Oltre 15000 | 2,30 euro a pasto | 4,00 euro a pasto | 74,00% |
Oltre i 30000 | Non esisteva nel 2023 | 4,28 euro a pasto | 86,00% |
Residenti fuori comune | 3,56 euro a pasto | 4,28 euro a pasto | 20,00% |
Ciò che ha fatto l'amministrazione è stato accorpare quattro fasce di reddito. Quelle che vanno da tremila a seimila euro e da seimila a diecimila euro alle quali corrsipondeva rispettivamente un costo di 90 centesimi a pasto e 1 euro e 30 a pasto. Di due se n'è è formata una che va da tremila a diecimila. Con un unico costo a carico delle famiglie pari a due euro a pasto. In breve: chi guadagna tremila euro si ritrova a pagare tanto quanto chi ne guadagna diecimila. Stessa dinamica è avvenuta per chi pagava 1,70 a pasto guadagnando diecimila euro che oggi si ritrova a corrispondere al Comune la quota di 3 euro e 10 centesimi a pasto come chi ne guadagna 15mila.
Il taglio del servizio Asacom agli studenti disabili
Il Comune nell'attivare il servizio di assistenza e comunicazione per gli studenti disabili ha adottato una rimodulazione, per ciascun alunno, del monte orario settimanale, con una riduzione del 15% circa, al fine di un adeguamento della spesa agli stanziamenti in bilancio. «Proseguire il Servizio di Assistenza all’Autonomia e Comunicazione in favore degli alunni frequentanti gli Istituti Scolastici di competenza della Città Metropolitana di Catania, anno Scolastico / Universitario 2024/2025 operando una rimodulazione per ciascun alunno del monte orario settimanale proposto nei rispettivi piani educativi individualizzati (Pei) con una riduzione del 15 per cento, ad esclusione dei disabili sensoriali», è quanto deliberato dal Comune di Catania il 17 ottobre.
«Crediamo che sia una scelta del Comune per l'aumento dei costi e nell'ambito della razionalizzazione dei servizi. L'asacom è stato ampiamente utilizzato da tutto il territorio e riguarda i banmbini di scuole elementari, medie e superiori», scrive la Cgil in un comunicato stampa. Per questo, dice Rosaria Leonardi, la segretaria confederale di Cgil al nostro giornale, «abbiamo deciso di chiedere un incontro per capire quali sono le ragioni dietro tali scelte perché non c'è stata la delicatezza di discutere le cose con le forze sociali». E aggiunge: «Gli atti dell'amministrazione vanno nella direzione di non aiutare in maniera oggettiva le categorie più deboli, non c'è un pregiudizio di natura politica ma c'è una costatazione delle scelte che la giunta sta realizzando in questa fase, chiediamo un monitoraggio».