«Bandiera sulla facciata del Comune». Ma salta il numero legale
In occasione della discussione in Consiglio della mozione sul cessate il fuoco in Palestina, è mancato il numero legale. Dispiace che su un tema così importante non si sia riusciti a votare per la seconda volta. Ci auguriamo che la mozione venga approvata alla prossima seduta utile.
Si parla di un conflitto che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria pulizia etnica, una tragedia umanitaria che ci porta a riflettere sul futuro dei paesi che si affacciano sul mediterraneo e non solo.
«Abbiamo sentito la necessità di depositare questa mozione - dichiara il consigliere Graziano Bonaccorsi primo firmatario - per ribadire che i fondamenti della pace poggiano e si ispirano anche ai principi della Costituzione della Repubblica Italiana e del diritto europeo e internazionale».
«Coerentemente con quella che riteniamo essere la nostra missione politica - aggiunge la consigliera comunale Gianina Ciancio - sentiamo il dovere di prendere posizione, mentre assistiamo alle violenze e ai massacri che ogni conflitto porta con sé e che oggi sono messi in atto con impressionante disumanità in Palestina».
Nella mozione a firma cinque stelle si chiede al sindaco Enrico Trantino di farsi portavoce presso il governo italiano, anche sollecitando l’associazione nazionale dei Comuni Italiani, perché venga rispettato il “cessate il fuoco” richiesto dall’Onu, consentendo l’arrivo nella Striscia di Gaza dei necessari aiuti umanitari.
L'ulteriore richiesta dei consiglieri comunali è inoltre quella di impegnarsi a intensificare gli sforzi per la promozione della cultura della pace a livello cittadino, favorendo la nascita di iniziative a sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra; infine, di esporre sulla facciata di Palazzo degli Elefanti la bandiera della pace affiancata da striscione con su scritto “cessate il fuoco in Palestina” come simbolo di pacificazione e aupicio per una rapida conclusione delle ostilità.