Il Pezzo Etneo

Il neoassessore Pippo Musumeci a processo per corruzione elettorale
«Revocare l’incarico». Il patto con Sammartino per il posto in Althea
Gabriele patti,  30 Gennaio 2025
La nomina di un imputato per corruzione elettorale nella giunta Trantino non piace alla città. Sinistra italiana ne chiede la revoca e la sostituzione con una persona che non abbia processi in corso. L'azienda in cui è stato assunto Musumeci, all'epoca dei fatti Higea spa, per il tramite dell'ex vicepresidente del governo regionale. I gruppi che controllano luce, gas e sanità compresa quella che è poi divenuta Althea spa, la società recentemente coinvolta in un'inchiesta avviata dalla procura di Milano - di cui ne dà notizia l'Espresso - per un presunto giro di crediti facili nei confronti dell'Asp di Cosenza

«Non c'è nei discorsi di chi vado a votare, se grandezza ce n'è non si riesce a vedere e non serve aumentare la definizione per vedere più grande un...». Daniele Silvestri aveva ragione nel 2011 quando pubblicava l'album Scotch, in cui compare il brano Questo Paese. E di Scotch adesso ce ne sarebbe un gran bisogno a vedere come vanno le cose. Era un momento di transizione, dal governo Berlusconi al governo Monti. Le cose non andavano per il meglio. Si parlava di pensioni, commissione trilaterale e complottismi. C'era la Fornero che ancora riappare in molte trasmissioni televisive. E c'era il professore Monti. E si parlava di Austerity. La priorità erano banche e finanziarie. Le stesse che oggi controllano i settori più remunerativi del Paese e anche quelli sui quali si può speculare più facilmente a danno dei cittadini.

Quattordici anni dopo le cose non sono cambiate, e se sono cambiate lo hanno fatto in peggio. C'è un governo fatto di fascisti con politici che tengono il mezzo busto di Mussolini in casa, di arroganza e provocazioni. Fatta di rilasci di criminali internazionali su voli di Stato come il caso Alamsri per il quale sono indagati Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e di inchieste per truffa, come quella incardinata su Visibilia, la società della ministra Daniela Santanchè. Per la quale peraltro da più parti si richiedono le dimissioni. Che si spera arriveranno al più presto.

Così l'amministrazione a guida Trantino non è altro che lo specchio della politica nazionale. Ma la colpa è dei tuttologi, dei binari morti, dei cittadini, dei giudici comunisti e dei filosofi. Lo dice Giorgia Meloni e lo dice anche Trantino, da due anni. Due anni di sindacatura in cui all'appello continuano a mancare le parole legalità e morale. Si continua a non parlare di mafia, si continua a restare in silenzio di fronte ai processi, spesso ad avallare dinamiche della peggiore politica degli ultimi anni. Quella che multa i disabili e che all'interno delle istituzioni dà spazio a imputati e condannati. Quella che «dormitori non ce n'è» e quella che festeggia a Castello Ursino al ritmo delle peggiori canzoni degli anni '90. Quella che premia imputati per corruzione elettorale assegnandogli la poltrona da assessore.

Si parla, in questo caso, di Giuseppe Musumeci, ex consigliere di quartiere a Barriera, imputato per corruzione elettorale insieme al suo sponsor Luca Sammartino per essere stato assunto dall'azienda che gestisce le più importanti commesse della sanità regionale su intercessione dello stesso Sammartino: la Higea spa, poi divenuta Althea. Che ai tempi in cui risalgono i fatti era consigliere regionale all'Ars con Italia Viva. Sebbene per un'altra inchiesta, quella denominata Pandora che lo vede imputato per lo stesso reato, almeno lui ha avuto l'accortezza di dimettersi dalle cariche di vicepresidente del governo regionale e assessore all'agricoltura. Così a Musumeci si chiede di fare un passo indietro e a Trantino di revocare la nomina.

L'intercessione di Sammartino per un posto a Musumeci in Higea spa (adesso Althea)

Al centro delle vicende ripercorse dagli inquirenti nell'inchiesta per corruzione elettorale in cui sono imputati Sammartino e Musumeci c'è l'assunzione di quest'ultimo in Higea, adesso Althea spa, avvenuta il 2 maggio 2017 con l'intermediazione dello stesso vicepresidente del governo regionale, con sede principale al civico 13 di viale Alexandre Gustave Eiffel a Roma e sede secondaria a Milano, e si occupa della vendita e fornitura alle strutture pubbliche di prodotti medicali. L'ex consigliere regionale avrebbe mediato per assicurare un posto di lavoro al neoassessore con l'ausilio di alcuni dipendenti della stessa ditta il cui presidente del cda è Alessandro Dogliani, già in Althea quando la società si chiamava Higea. In cambio, Musumeci si sarebbe prodigato offrendo il proprio voto e l'impegno nella campagna elettorale per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana.

I rapporti tra Sammartino e Musumeci risalgono almeno al 2014, ma si intensificano nel 2016 proprio per la ricerca di un'assunzione facile e veloce nella società per azioni. Ed è proprio nel 2016 che Musumeci comincia lo stage al centro per l'impiego di Trapani con il fine di ottenere poi un cambio di sede a Messina, che era più vicino alla residenza dell'ex consigliere comunale. Lo stage sarebbe stato propedeutico all'ulteriore assunzione nell'azienda che si occupa di forniture mediche. Ottenuto il trasferimento a Messina, non contento Musumeci avrebbe esortato Sammartino al fine di ottenere il prima possibile il trasferimento nella sede territoriale di Catania. Così comincia a esercitare pressioni all'ex vicepresidente del governo regionale e a sua volta "Sammar" - in questo modo Musumeci si rivolgeva al politico regionale - ricontatta Bonanno per accelerare la pratica in modo tale «da non perdere un amico».

Passano i mesi e a marzo Musumeci comunica a Sammartino, dopo diverse interlocuzioni con Bonanno, che è stato contrattualizzato. Nel frattempo però l'ex consigliere comunale di Articolo 4 - lista con la quale è stato eletto nel 2013 in consiglio comunale, quando Sammartino non era ancora leghista e il gruppo faceva riferimento all'ala renziana del Partito democratico - non lesina lamentele: prima perché non vuole un posto da tecnico, poi perché predilige il posto da ingegnere, poi non gli va a genio il contratto. E per ogni questione invia un messaggio a Sammartino. E per ogni messaggio c'è come contropartita la richiesta di quest'ultimo di aiutarlo per le elezioni regionali tra materiale elettorale, volantini e impegno nel redigere l'elenco dei voti. Perché «ci tengo», diceva Sammartino.

Per quella che è stata, scrive la procura nell'ordinanza, «un'intercessione ripetuta da parte di Sammartino con diversi dirigenti e collaboratori dell'azienda sia per l'assunzione che per il livello contrattuale preteso fortemente dall'interessato».

L'inchiesta che ha coinvolto Althea e la gara dalla quale è stata esclusa

Il gruppo Althea opera in Italia con 1500 addetti, di cui 900 ingegneri e tecnici, ed è partner tecnologico di oltre 230 ospedali pubblici e privati. Althea è stata coinvolta nell'inchiesta a Palermo denominata Sorella Sanità, dove ha subito un’interdittiva di dodici mesi, e a Trapani nell'inchiesta denominata Aspide, con diciassette indagati per forniture Covid e a Torino per 57 milioni di euro di appalti all’Asl 3 di Torino, è quanto riporta un'inchiesta de l'Espresso che parla di una recente indagine avviata dall aprocura di Milano per un presunto giro di crediti facili nei confronti dell'Asp di Cosenza.

Un procedimento che gli è costato l'esclusione dalla gara indetta nel 2016 (che non era andata in porto per due volte e poi rinnovata nel 2021) per la prestazione dei servizi integrati per la gestione e manutenzione delle apparecchiature elettromedicali per le aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Sicilia, mediante convenzione, per il fabbisogno di cinque anni alle asp di Palermo e Trapani, alle province di Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Agrigento, alle asp della provincia di Catania e a quelle della provincia di Messina.

Procedura dalla quale è stata poi esclusa con decreto dirigenziale del 2024 con cui sono pure stati affidati definitivamente i lotti ad altre ditte.

Il presidente del cda di Althea Alessandro Dogliani

Alessandro Dogliani è in Althea dal 2015, da luglio 2022 a dicembre 2024 ha ricoperto la carica di amministratore delegato, per poi diventare presidente del consigilo di amministrazione. Ma è stato amministratore delegato anche di Ingegneria biomedica Santa Lucia, società di creazione di software applicati nel settore farmaceutico del gruppo Giglio. Per otto anni, dal 1996 al 2004, è stato manager della compagnia petrolifera statunitense ExxonMobil che unisce Esso e Mobil Oil. Con la multinazionale si è aggiudicato la maggior parte dei lotti della gara indetta da Consip per la fornitura di apparecchiature cinesi da installare nelle Terapie intensive degli ospedali italiani.

L'acquisizione da parte di F2I per il controllo di gas, luce e sanità passando dalle banche

Nel 2022 la società di gestione del risparmio F2I acquisisce il gruppo Althea. I maggiori azionisti di F2I sono Cdp Equity spa guidata da Giovanni Gorno Tempini, presidente da ottobre 2019 e da Dario Scannapieco, amministratore delegato e direttore generale da maggio 2021; la Fondazione cassa di risparmio delle province lombarde e due banche, ovvero Intesa San Paolo e Unicredit, soci fondatori di F2I che ha ceduto loro parte della proprietà di Althea sottoforma di pegno.

Queste ultime hanno partecipazioni anche in Siciliacque, la società mista che era partecipata al 75 per cento da Idrosicilia a sua volta controllata da Italgas spa, e al 25 per cento dalla Regione Sicilia. Almeno fino ad aprile 2024 quando cede il 50 per cento proprio a Unicredit e a Intesa San Paolo, anche in questo caso sotto forma di pegno. 

Amministratore delegato di F2I è Renato Ravanelli che dal 2008 al 2014 ha fatto parte del consiglio di gestione e ha ricoperto la carica di direttore generale di A2A, l'azienda che gestisce la luce e il gas in gran parte del territorio italiano. Così le società leader nei settori dell'energia si scambiano i manager e gestiscono sanità e beni essenziali ai danni dei cittadini.

Cdp Equity, come la sanità siciliana è controllata dalle grandi multinazionali italiane ed estere: compare anche Webuild

Cdp Equity è il socio di maggioranza di F2I ed è controllata da Cassa depositi e prestiti. Al suo interno vi sono diversi investitori privati che si occupano di settori strategici tra i quali infrastrutture, investimenti di capitale, operazioni finanziarie, reti di comunicazione. C'è proprio di tutto. Ecco come Cdp, attraverso F2I gestisce anche la sanità siciliana per il tramite di Althea. Tra le partecipazioni c'è anche WeBuild, la società che dovrebbe occuparsi della realizzazione del ponte sullo Stretto per quel progetto secondo molti non di facile realizzazione.

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