Il Pezzo Etneo

Per il rientro a casa degli sfollati dell’esplosione di San Giovanni Galermo «aspettiamo i tecnici»
Nel frattempo in città mancano ancora gli alloggi transitori per far fronte alle emergenze
Gabriele patti,  22 Gennaio 2025
«Si aspetta il parere dei tecnici per il via libera alle operazioni di rientro dopo ulteriori verifiche che verranno effettuate domani», dichiara l'assessore ai servizi sociali Bruno Bruccheri

Gli sfollati dalla palazzina esplosa ieri nel quartiere di San Giovanni Galermo torneranno a casa in tempi brevi. «Domani ulteriori verifiche affinché il rientro a casa possa avvenire in sicurezza». Ad assicurarlo in consiglio comunale è l'assessore alla protezione civile Alessandro Porto.

«I tecnici stanno lavorando per capire se è possibile un rientro, aspettiamo da un momento all'altro la comunicazione del loro ritorno alle proprie abitazioni - chiosa l'assessore ai servizi sociali Bruno Bruccheri -, fragili, disabili e anziani momentaneamente si trovano all'hotel Nettuno, credo che nel giro di pochi minuti potranno rientrare tutti*».

Circostanza che era già nell'aria da ieri quando il presidente della Regione Renato Schifani nell'esprimere la propria solidarietà accennava a un celere ritorno. «Esprimo la mia vicinanza alle persone rimaste ferite nell’esplosione, alle loro famiglie e a tutti gli sfollati che attendono di poter fare ritorno nelle loro abitazioni».

Un problema comune quello delle residenze popolari transitorie, ovvero quelle utilizzati per le emergenze, in una città che di dormitori ne ha sempre meno. «Avevamo a disposizione solo via Delpino che però adesso è chiuso - sottolinea l'assessore - perché deve essere sottoposto a ristrutturazione a causa di alcune infiltrazioni d'acqua». Sui tempi Bruccheri non si sbilancia. «Non so in quanto tempo riusciremo a trovare una soluzione, possono passare mesi come anni», risponde laconico l'assessore. Inoltre, a mancare all'appello dei beni destinati a dormitorio sono anche quelli ai civici 5 e 6 di piazza Machiavelli e al civico 4 di via Calatafimi, il supermercato sequestrato ai Santapaola. Per i primi due l'amministrazione Pogliese aveva avviato un progetto di riqualificazione di cui però non se n'è saputo più nulla. E il terzo è in disuso da dieci anni.

Un problema che va inevitabilmente a scontrarsi con le diverse emergenze che possono interessare il territorio. «Perché in mancanza di alloggi popolari dove mettiamo gli sfollati», si chiede l'associazione Arbor Unione per gli invisibili.

Aggiornamento del 22/01/2025 alle ore 20.53

*Abbiamo commesso un errore: la rettifica dell'assessore ai servizi sociali Bruno Bruccheri che pubblichiamo integralmente: «Si aspetta il riscontro da parte dei tecnici sulla messa in sicurezza dell'edificio per il ritonro a casa, non torneranno a casa in serata»

Torna in alto