Il Pezzo Etneo

Torre Leone, spurgato l’impianto fognario e puliti i tombini
Assessore Petralia: «In tre giorni la mappatura per sostituirlo»
Gabriele patti,  20 Gennaio 2025
Intervento completato nel giro di poche ore che ha portato alla pulizia integrale dei tombini. Finalmente sono liberi dai liquami prodotti dall'impianto fognario non funzionante che scaricava le acque reflue nei condotti destinati, così come d'ora in avanti, alla circolazione e al deflusso delle acque bianche. Per il sistema fognario, invece, si pensa al rimpiazzo

Liquami, buste di plastica, terra, terriccio, e quanto producono gli scarichi dei condomini invadevano i tombini del sistema di raccolta delle acque bianche. «Quando piove l'acqua arriva fino a dentro le abitazioni», lamentava un residente. Un problema destinato a risolversi a stretto giro. Soprattutto dopo l'intervento di rimozione di questa mattina quando un furgone per la pulizia delle caditoie si è presentato alle porte di Torre Leone, l'edificio destinato alle residenze popolari e ha cominciato i lavori di rimozione delle acque reflue da tutti i tombini destinati alla raccolta delle acque piovane. Così, come affermato da Giovanni Petralia, i lavori di espurgo sono cominciati. In totale l'operazione ha coinvolto cinque tombini e le relative condotte.

I condotti versavano in condizioni preoccupanti, strapieni di immondizia, rifiuti e acque nere. La promessa fatta dall'assessore alle Manutenzioni appena tre giorni fa è stata mantenuta. Nel giro di poche ore l'intervento è stato completato e i tombini sono stati puliti. E finalmente sono liberi dai liquami prodotti dall'impianto fognario non funzionante che scaricava le acque reflue in luoghi in cui non avrebbe dovuto perché riservati ad altri fini e destinati, così come d'ora in avanti, alla circolazione delle acque bianche. Un problema risolto con la rimozione e la pulizia delle caditoie.

  • Operazione di spurgo

I cinque chiusini sui quali è stata effettutaa l'operazione di pulizia e rimozione dei ,iquami prodotti dal sistema fognario che andrà rimosso e sostituito

Adesso comincia la seconda fase, ovvero quella che prevede la mappatura delle condotte ai fini dello studio di fattibilità del progetto che porterà in tempi molto brevi alla rimozione del vecchio impianto fognario e la sua sostituzione integrale. «Nel giro di tre giorni avremo la mappatura e poi procederemo», assicura l'assessore alle Manutenzioni Giovanni Petralia.

«Dopo qualche mese di solleciti da parte della quinta commissione i lavori di espurgo per risolvere la questione igienico-sanitaria ci rassicurano sulla messa in atto di un intervento risolutivo perché sono stati fatti con un ribasso importante - dice il presidente della quinta commissione Angelo Scuderi - La rete fognaria non soddisfa le esigenze degli inquilini e non riusciamo a ottemperare al fabbisogno del palazzo. Resteremo qui fino a quando il problema non verrà risolto».

Uno dei cinque tombini in cui è stata effettuata la pulizia. Nella foto: un chiusino prima dell'intervento e dopo l'intervento

«Dobbiamo trovare la soluzione per la realizzazione di un'opera risolutiva delle istanze dei residenti», spiega chi come il consigliere comunale Graziano Bonaccorsi si è occupato della questione in Commissione accanto al presidente Scuderi. Per quello che è un palazzo «che non ha un impianto capace di smaltire i reflui perché i lavori sono stati fatti a ribasso e nessuno ha mai veriificato le condizioni dell'impianto fognario e dei relativi allacci alla pubblica fognatura». Per questo si rende necessaria la sua sostituzione.

La questione è stata sollevata più volte e «finalmente l'amministrazione ha individuato dei fondi che potranno essere indicati per il rifacimento dell'impianto così da risolvere il problema», conclude Bonaccorsi. Adesso si attende la formulazione del preventivo così da procedere alla sua sostituzione.

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