Fiumi di acqua nera sgorgano all'esterno dell'ex palazzo di cemento. Fuoriescono dai garage e riempiono il parcheggio antistante. Sono i reflui della palazzina che, a causa di un impianto fognario vetusto e in pessime condizioni con ingenti danni alle tubature, allagano l'area del palazzo. Una circostanza che si ripete da tre anni, quando si sono registrati i primi danni all'impianto fognario di Torre Leone, e che non deve più verificarsi. Parliamo di Torre Leone, l'edificio popolare a Librino che ha sostituito Palazzo di cemento, l'immobile tolto alla mafia che al suo interno conta 96 alloggi popolari.
Malfunzionamenti e guasti all'impianto hanno reso impossibile la vita degi inquilini, che adesso pretendono che l'impianto fognario venga sostituito con un altro nuovo e funzionante. «Lunedì inizieranno le attività di espurgo e ritengo che stavolta il problema possa essere risolto definitivamente con la rimozione e la sostituzione integrale del sistema fognario», promette l'assessore alle Manutenzioni Giovanni Petralia a questo giornale. Un nodo al fazzoletto che non abbiamo motivo di credere che non venga mantenuto.
A pensarla così è il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Graziano Bonaccorsi. «L'impegno e l'attenzione al problema non mancano - dice il consigliere che da tre anni si occupa della questione -, soprattutto da parte dell'assessore Petralia, ma ovviamente non sono sufficienti, adesso ci vuole la volontà dell'intera amministrazione Trantino. Spero vivamente che questa possa essere la volta buona per risolvere definitivamente il problema dell'impianto fognario».
La storia di Torre Leone comincia nel 2016, quando l'amministrazione Bianco concede un finanziamento da otto milioni e 500mila euro per riqualificare palazzo di cemento. Da allora si sono alternate diverse amministrazioni e si sono succeduti problemi su problemi. Le vere difficoltà cominciano però nel 2021 quando l'impianto fognario comincia a fare i primi capricci. Da allora si sono susseguiti diversi interventi di riassetto e spurgo che però non hanno risolto granché, perché ogni anno l'impianto fognario ricominciava a fare le bizze.
Fino ad oggi, quando per l'ennesima volta, il sistema è imploso e i reflui sono nuovamente in bella vista. Guasti e conseguentemente i diversi interventi di manutenzione non risolutivi, stanno però per giungere al termine perché l'impianto, afferma Petralia, «sarà rimosso e sostituito con uno nuovo che nulla ha a che fare con quello precedente, che è vecchio e non adatto a una torre destinata all'abitazione di 96 famiglie». Inoltre non ci sarà più spreco di acqua e le fognature e condotte saranno in ordine con il completo ripristino delle condizioni di igiene ambientale. «Nel giro di pochi giorni sarà tutto risolto», assicura l'assessore.