Il Pezzo Etneo

Emergenza freddo, la lettera aperta delle associazioni: «Apriamo all’accoglienza luoghi che possano offrire un riparo provvisorio e temporaneo a partire dai locali delle Parrocchie»
Redazione,  17 Gennaio 2025
Sono famiglie e donne e uomini poveri, che hanno perso il lavoro e la casa, sono gli immigrati, i rifugiati e i richiedenti asilo, sono le tante persone che necessitano di cura e concreta solidarietà

Lettera aperta delle associazioni cittadine

Anche a Catania c’è in questo periodo un’emergenza freddo. L’abbassamento delle temperature può, per chi ha una casa, un luogo dove sostare e rientrare, essere considerato risibile e sopportabile, ma non è assolutamente così per i tanti uomini e le tante donne che sono costretti a dormire in strada, i “senza tetto”, insomma.

Continuiamo a considerare un luogo accogliente la nostra città, ma non vorremmo che lo sia solo per i turisti. La cura dei senza tetto è lasciata alle Associazioni del terzo settore che non riescono a far fronte alla grande richiesta di un ricovero, proprio nei periodi di freddo sempre più pressante. Siamo convinti che il tema del diritto ad un alloggio nella nostra città continui ad essere sottovalutato, mentre al contrario aumentano coloro ai quali questo diritto è negato, sia perché vittime di sfratto sia perché si trovano in condizioni di fragilità economica e sociale. Sono famiglie e donne e uomini poveri, che hanno perso il lavoro e la casa, sono gli immigrati, i rifugiati e i richiedenti asilo, sono le tante persone che necessitano di cura e concreta solidarietà.

Non solo il tema del diritto ad un alloggio in città non trova risposte, ma sono insufficienti anche le strutture pubbliche per l’accoglienza e il ricovero e, così come hanno segnalato alcune delle associazioni più vivaci in questo ambito, anche le strutture attivate dal volontariato. Così come sostenuto nella nota firmata tra gli altri dal Centro Astalli e dai Cavalieri della Mercede, su cui concordiamo, i dormitori esistenti a Catania, pochi e insufficienti, sono già saturi o hanno smesso di funzionare o come nel caso di progetti per l'ospitalità come quello denominato “Welcome toCatania”, lo scorso dicembre si è già concluso. Riteniamo poi che le procedure utilizzate per l’accesso degli ospiti, che, ricordiamo, vivono condizioni di grave emergenza, sono lunghe e farraginose e che l’ospitalità ammessa non può avere una durata di più di tre notti.

Impensabile risolvere un problema così grave in un lasso di tempo tanto breve. Crediamo che occorra da subito, con immediatezza trovare soluzioni utili a mitigare il disagio e la sofferenza di centinaia di donne e uomini che vivono e dormono per strada, ma riteniamo che occorra programmare aprendo al più presto un confronto serrato con tutti i soggetti interessati sull’utilizzo degli edifici pubblici non utilizzati, riqualificandoli opportunamente per finalità abitative, dal ricovero e dal dormitorio per l’emergenza all’alloggio per progetti di housing first, ad alloggi sociali per le famiglie o i singoli a basso reddito.

Lo ripetiamo da anni: in città urgono spazi e alloggi per i più fragili, anche con carattere di transitorietà, e strategie di medio periodo per fare di Catania una città solidale, accogliente ed inclusiva in grado di affrontare il disagio abitativo e mitigare la marginalità sociale. Pensiamo che le Istituzioni possano e debbano essere sensibili di fronte a questa emergenza, riteniamo che dei senza tetto ci si debba occupare subito, e per questo chiediamo che ci si adoperi per mettere in campo gli interventi più urgenti.

Sarebbe auspicabile per esempio che in un quadro drammatico come quello in cui stanno vivendo tanti uomini e tante donne, si aprissero all’accoglienza luoghi che possano offrire un riparo provvisorio e temporaneo a partire dai locali delle Parrocchie. E per questo ci rivolgiamo all’Arcivescovo della città, che in varie occasioni si è già dimostrato disponibile e fattivo.

Sindacati e Associazioni firmatarie di quest’appello dichiarano la propria disponibilità al confronto, chiedendo di essere coinvolti già nella prossima riunione già programmata per il 20 gennaio.
Distinti Saluti

Le Associazioni e le Organizzazioni firmatarie:
-Federazioni provinciali Catania: Sunia, Sicet, Uniat,
Asia-USB
-OULP (Osservatorio Urbano e Laboratorio Politico per Catania)
-LHIVE Diritti e Prevenzione
-ARCI Catania
-La Città felice
-Rete La Ragnatela
-Rete catanese # restiamo umani/incontriamoci
-Cooperativa di Comunità TRAME DI QUARTIERE
-CATANIA RISORGE
-Catania PIU’ Attiva
-Associazione Penelope -Coordinamento Solidarietà Sociale ETS

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