È accaduto, e non è un caso limite, perché quando c'è l'Amts che occupa la scena, qualsiasi sia la tipologia della scena, la realtà supera sempre la fantasia…

-Scena n°1
Attendere un bus dell'Amts, precisamente della linea 442
(Stazione Centrale - Città Universitaria - San Giovanni Galermo con partenza dalla Stazione C.le) per circa due ore non è proprio il massimo per nessuna persona, figuriamoci per persone anziane e in balia della pioggia e del freddo.

-Scena n°2
Ma non è finita, c'è anche il biglietto, che ha una durata di 90 minuti. Ciò significa che le persone che hanno fatto il biglietto all'andata e pensavano di poter rientrare con lo stesso biglietto non potranno farlo, il biglietto è scaduto!

-Scena n°3
E succede anche che - quando arriva il tanto atteso bus della linea 442 in una delle fermate di via Etnea - l'entrata del bus è praticamente blidandata dai controllori che come gendarmi di frontiera passano a setaccio chi sale, e chi ha il biglietto scaduto per il ritardo del bus deve farne un altro, oppure rimane alla fermata: «Il biglietto è scaduto da mezz'ora. Non può salire. Per viaggiare bisogna rispettare le regole».

-Commento
«Le regole?»
E quale sono le "regole" rispettate dall'Amts nei confronti della cittadinanza che utilizza i bus?
Rimaniamo in attesa, non del 442, ma di una risposta.
Grazie.