Il Pezzo Etneo

Furti, rapine e ordini di carcerazione per arresti domiciliari non rispettati
Redazione,  16 Aprile 2024
Il resoconto dei carabinieri nell'attività posta in essere a LIbrino

Denunciato un 40enne per furto aggravato in quanto, i tecnici dell'E-Distribuzione hanno scoperto che la corrente elettrica che arrivava nel locale era ottenuta “gratuitamente”. Il proprietario del locale, infatti, aveva allacciato l'impianto elettrico del panificio-pizzeria-gastronomia direttamente alla rete pubblica con il classico by-pass. Il danno economico arrecato alla società erogatrice E-Distribuzione è ancora in corso di quantificazione.

Successivamente, i militari questa volta collaborati dal personale della Polizia locale hanno rilevato l'omissione, da parte dello stesso titolare, dell’aggiornamento della Scia per aver creato un altro ambiente annesso a quello in cui è esercitata l’attività in argomento.

All’interno della nuova struttura, adibita a deposito di alimenti e zona lavaggio stoviglie, il personale dell'Asp ha riscontrato precarie condizioni igienico-sanitarie, trovando sporco all’ingresso, sotto le attrezzature e sulla pavimentazione ed ancora i soffitti ingialliti, le piastrelle alle pareti sporche rotte o mancanti, nonché, le guarnizioni di un frigorifero sono risultate scollate. Carenza di pulizia è stata notata anche nei servizi igienici.

Un 36enne catanese, invece, è stato trovato dai Carabinieri fuori dalla propria abitazione, dove sarebbe dovuto permanere agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Riconosciuto dagli operanti in strada, mentre camminava a circa 50 metri da casa sua, l’uomo, in evidente violazione delle prescrizioni imposte dalla misura cautelare alla quale è sottoposto, è stato bloccato ed arrestato dagli operanti che lo hanno nuovamente sottoposto ai domiciliari come disposto dall’autorità giudiziaria che ha convalidato l’arresto.

Contestualmente, altri equipaggi di militari di Nesima hano dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso su delega dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di un 63enne, pregiudicato catanese che dovrà espiare la pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione in quanto ritenuto responsabile di rapina in concorso commessa nel 2000 a Pistoia. L’uomo, è stato associato presso la casa circondariale di piazza Lanza.

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