«Richiedere la delega per il ritiro della tessera elettorale è illegale»
«Chiedere la delega per il ritiro della tessera elettorale negli uffici comunali è una pratica che consente ai candidati di tenere in ostaggio il voto di alcuni cittadini e di verificarne l'espressione, con il gravissimo rischio di condizionarlo o di facilitare pratiche illegali di voto di scambio». A denunciarlo è il Controllo popolare antimafia, composto da Arci Catania, Cgil Catania, I Siciliani giovani, Rete degli studenti, Associazione antimafia e legalità che, con la collaborazione di CittàInsieme, ha riscontrato invece che è pratica abituale di Caf, comitati elettorali e candidati. Attività che, però, non è consentita dalla legge che invece prevede che la tessera elettorale venga consegnata direttamente dal Comune al domicilio dell'elettore e nel caso di mancata consegna a domicilio, ritirata dall'interessato o da familiare convivente autorizzato con delega e fotocopia dei documenti di delegato e delegante.
«È molto grave che gli uffici comunali consentano alla stessa persona di ritirare con delega decine e decine di tessere elettorali», è la posizione del comitato espressa in una nota stampa. Per questo le associazioni - che durante le scorse elezioni regionali hanno trovato 50 tessere elettorali in attesa di essere ritirate dagli elettori in un Caf nel quartiere di Picanello insieme ai fac-simile del candidato sponsorizzato -, chiedono l'intervento delle istituzioni. «Chiediamo l'immediato intervento del commissario straordinario e del segretario generale del Comune, del prefetto e del questore affinché tale pratica non venga consentita e venga subito bloccata la distribuzione di tessere elettorali dei cittadini a comitati elettorali, Caf e candidati».