«Va chiusa e disinfestata». Sindaco Bellia: «Bonifiche completate»
«La lotta contro la processionaria del pino è obbligatoria nelle aree in cui i servizi fitosanitari regionali competenti per territorio stabiliscono che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo». A disporlo è il decreto rubricato Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino del ministero delle Politiche agricole, che risale a ottobre del 2007.
Sedici anni dopo pare che la norma abbia ancora qualche difficoltà a essere applicata. È il caso del parco comunale di San Giovanni La Punta, tra i punti turistici del paese pedemontano, dove alberi e viottoli pullulano di processionaria. Ovvero i bruchi ricoperti di peli fortemente irritanti per la pelle umana e animale. «Nel caso di rischi per la salute delle persone e degli animali - stabilisce ancora il decreto, divenuto legge a febbraio del 2008 - gli interventi di profilassi saranno disposti dall’autorità sanitaria competente». È sulla scorta di quest'ultima disposizione che il partito animalista siciliano punta il dito contro l'amministrazione guidata da Antonino Bellia, sindaco e autorità sanitaria competente in questione.
A nulla, però, sembrerebbero essere servite le diverse segnalazioni di residenti e associazioni cittadine. E a nulla sembra essere servita l'attività di disinfestazione, effettuata «a tratti e in modo non sufficiente», secondo chi, come il partito animalista italiano, si occupa della questione. «Abbiamo fatto di tutto ma non è servito a nulla», lamenta in una nota il dirigente regionale del partito Patrick Battipaglia. Che lancia l'allarme: «La processionaria rappresenta un serio pericolo per l'incolumità di bambini e animali eppure al Comune sembrano ignorare il problema. I pini del parco, sotto i quali giocano regolarmente i bambini, sono praticamente infestati». Per il partito animalista si tratta di una vera e propria emergenza. «Il Comune avrebbe dovuto provvedere alla disinfestazione - ribadisce Battipaglia -, ma per il terzo anno consecutivo nessuna azione di prevenzione è stata messa in atto». Per questo, per Battipaglia, «il parco comunale va chiuso e sottoposto a disinfestazione. Solo allora potrà nuovamente essere fruibile al pubblico».
«Non è assolutamente vero, abbiamo completato gli interventi di bonifica qualche settimana fa», replica il sindaco Bellia contattato al telefono da questo giornale. «Potrebbe anche darsi che qualche bruco venga dagli alberi limitrofi ai muri perimetrali della villa - conclude -, qualche nido può sfuggire e qualche ramo sarà sfuggito all'attenzione degli addetti ai lavori, ma noi le bonifiche le abbiamo appena terminate».