Nicotra o Garozzo? «Ci sono due schieramenti, attendiamo Roma»
Sette cerchi ma sei liste. Come se si aspettasse solo un altro simbolo. La foto ritrae il candidato Nino Nicotra con il direttivo autonomista a sostegno della sua candidatura. In basso, appeso al tavolo, c'è un manifesto con le liste. Compaiono cinque cerchi riempiti con i vari simboli e liste civiche, tranne uno. Di cui la circonferenza è stata fatta, per essere lasciata vuota. A mancare è il partito di Giorgia Meloni. È l'effetto della spaccatura in Fratelli d'Italia che si riversa a cascata su tutti i Comuni della provincia. Anche ad Acireale. Mentre il centrosinistra ha già ufficializzato il proprio candidato, il centrodestra, come a Catania, è diviso. Soprattutto Fratelli d'Italia. Tra Nicotra, appunto, supportato dagli autonomisti, dall'area di Forza Italia vicina al commissario provinciale Marco Falcone e dalla corrente meloniana Galvagno-Messina; e Nino Garozzo, già due volte sindaco con il centrodestra, supportato da Prima l'Italia, dalla Democrazia cristiana di Totò Cuffaro e dalla corrente Pogliese.
Così la battaglia tra i meloniani prosegue. E si gioca tutta sul simbolo. Fratelli d'Italia non può permettersi di non spendere il proprio segno di riconoscimento in un Comune come Acireale e quindi tocca decidere se sarà Garozzo o Nicotra a portare in alto la fiamma tricolore. Patata bollente che non spetta al tavolo provinciale, ma pare che la questione abbia raggiunto le stanze di Montecitorio e il compito di trovare la quadra spetti al deputato alla Camera Giovanni Donzelli. «Siamo in attesa di conoscere l'esito da Roma, a meno che nel ventaglio delle possibilità, siccome il simbolo a qualcuno deve andare, potrebbe prendere piede l'ipotesi di una terza via», sostiene al Pezzo il coordinatore di Fratelli d'Italia ad Acireale Rodolfo Toscano. Anche perché «dalla questione Acireale dipende la chiusura degli accordi a Catania», rivelano gli addetti ai lavori.
«Da coordinatore non posso che essere neutrale - commenta Toscano a questo giornale -, non abbiamo un candidato iscritto al partito in questo momento e si sono generati due schieramenti». Questi ultimi, in realtà, risentono anche delle dinamiche della lotta intestina tra l'ex sindaco di Catania Salvo Pogliese e la corrente formata dal deputato alla Camera Manlio Messina e il presidente dell'Ars Gaetano Galvagno. «Una lettura che si può dare, ma troppo semplicistica», per Toscano vicino all'onorevole Messina. «Si può dire che al momento Fratelli d'Italia non ha una posizione univoca - dice Toscano - Io sosterrò il candidato che indicherà il mio partito».