Il Pezzo Etneo

Tutti gli uomini del Presidente fra vecchie conoscenze e nuovi volti
Lo stipendio d’oro di Giancarlo Migliorisi, fidatissimo di Miccichè
Gabriele patti,  06 Febbraio 2023
I collaboratori del più giovane presidente dell'Assemblea regionale siciliana. Gli stipendi, i contratti e l'uomo di Miccichè, Giancarlo Migliorisi. Il capo di Gabinetto prende 8mila euro al mese

Quando il potere (e i soldi) chiamano, la base risponde. Ci sono politici, tecnici e giornalisti. La corte è quella di Gaetano Galvagno, il più giovane presidente dell'Assemblea regionale siciliana. Lo definiscono il 'nuovo Miccichè' e tra i partiti, quelli amici e quelli meno amici, si vocifera che in FdI, nella corrente Galvagno-Messina, la direzione sia tracciata: il presidente dell'Ars punterebbe già a Palazzo d'Orleans. Mancano ancora cinque anni, ma l'obiettivo quello pare essere. Nel frattempo, però, ci sono le amministrative e serve mantenere gli equilibri. Per farlo Galvagno si è dotato di uno 'squadrone', attingendo da Catania, Messina e in un caso addirittura da Milano. Ci sono i suoi pupilli, quelli degli amici e i fidatissimi di altri. È il caso di Giancarlo Migliorisi, coordinatore della segreteria tecnica del presidente e uomo vicino all'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè. Talmente vicino da guadagnarsi, nella scorsa legislatura, l'incarico di consulente alla cifra di poco più di tremila euro lordi al mese. Terminata l'era Miccichè, che fare di Migliorisi? L'ex presidente dell'Ars merita il rispetto dovuto e, soprattutto, non conviene inimicarselo. Così chi, come Migliorisi, colleziona incarichi nelle Istituzioni dai primi anni Duemila (circa una trentina, nda), arriva al suo ennesimo passando da tremila a ottomila euro lordi al mese. Il salto è di circa cinquemila euro. Stavolta, però, al servizio di Galvagno. Che a Miccichè è molto legato. Lo stipendio d'oro eguaglia quello di un deputato regionale. E questo fa storcere il naso agli addetti ai lavori. Nella scorsa legislatura il collaboratore più pagato da Miccichè è stato Ugo Zagarella, sebbene il suo stipendio non superasse i quattromila euro lordi.

Chi è Giancarlo Migliorisi

Dal 1999 al 2023. Ventiquattro anni, incarico dopo incarico, ha ricoperto sempre ruoli tecnico-istituzionali: da Ragusa a Catania fino a Roma, passando da Palermo. Nel suo curriculum compaiono diverse attività di ricerca e consulenza all'Università di Catania, come l'Attività di ricerca sui sistemi di Governance e Governement dello sviluppo locale. Sono cinque gli incarichi da 'Esperto' nel settore: nel 2015 è stato esperto del sindaco di Acate per questioni finanziarie; nel 2008 della presidenza del Consiglio dei ministri quando l'inquilino di Palazzo Chigi era Silvio Berlusconi; negli anni tra il 1998 e il 2000 e nel 2006 è stato esperto della provincia di Ragusa. Ma dal 2014 al 2017 ha ricoperto il ruolo di consulente dell'Autorità portuale di Catania, per il monitoraggio del progetto Port Pvev (il programma operativo Italia-Malta 2007-2013) che, tra le altre, prevedeva anche la messa in funzione del servizio di bike sharing elettrico con cinque colonnine sparse per la città. Lo stesso per il quale l'ex sindaco di Catania Salvo Pogliese nel 2020 dichiarava che «sarebbe stato praticabile nel giro di sette mesi», per poi essere smentito dal presidente dell'allora Amt (ora Amts, nda), Giacomo Bellavia che aveva finalmente ammesso il deterioramento delle biciclette acquistate molti anni prima. Un monitoraggio, quello di Migliorisi, che di certo non è servito all'implementazione del bike sharing. Che, infatti, ha poi lasciato il passo ad AmiGo. Tra gli incarichi più importanti si contano la presidenza dell'Ato Ragusa Ambiente Spa in liquidazione e la vicepresidenza del collegio dei liquidatori dello stesso Ambito territoriale ottimale. Ragusa Ambiente spa, insieme al Comune di Vittoria, è stata coinvolta nelle indagini condotte dalla procura di Ragusa con riferimento alla mancata gestione della discarica di contrada Pozzo Bollente di Vittoria, dopo la dismissione. Indagini partite dai presunti reati di danno ambientale e distrazione di fondi. E infine i due incarichi alla Regione.

I collaboratori e i giornalisti del presidente

Migliorisi non è l'unico collaboratore del presidente. È l'unico che prende ottomila euro, ma oltre a lui, almeno per il momento, ce ne sono altri 16. C'è il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Alberto Cardillo: il suo incarico vale circa cinquemila euro lordi al mese. C'è Giuseppe Cinquemani, tra i fedelissimi di Galvagno, di San Cono dove avrà un ruolo determinante per le elezioni amministrative. La sua collaborazione vale 3.200 euro lordi al mese. Stefania Calenduccia, figlia del consigliere comunale FdI a Paternò Angelo Calenduccia, guadagna duemila euro. Più o meno quanto è stato assicurato a Luca Tabita di Torre Tabita Contract, l'evoluzione dell'ex Torre Tabita arredamenti in corso Carlo Marx, a Misterbianco. Stessa cifra per Giovanni Magni, pupillo di Galvagno e figlio di Angelo Magni, presunto affiliato al clan etneo Pillera-Cappello. Circa 1.500 euro al mese per un anno di attività vanno invece al consigliere comunale a Belpasso Salvatore Rapisarda. Altri 2.500 per un anno ad Alessio Paradiso, ex senatore accademico in quota Mpa e candidato al Comune di Acireale nel 2014 con la lista Cattolici democratici di Acireale senza però ottenere lo scranno da consigliere. A seguire ci sono Beatrice Briguglio e Maria Elena Concetta D'Angelo (per loro 2.500 euro per un anno di attività). Poco meno di mille euro per Giulia Borrata. Circa 1.500 euro per la segretaria personale del presidente Chiara Stefania Giannino e poco più di duemila euro per l'ex consigliere comunale a Viagrande Antonino Saverio Intelisano. Tutti incarichi fiduciari e, in quanto tali, legittimi perché rispettosi delle normative e del plafond del presidente. Se questi sono politici e figli di politici, tra i giornalisti si annoverano Debora Borgese, Roberto Ginex, il giornalista sindacalista Salvatore Pintaudi e Sabrina De Capitani, da Mediaset.

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