Il Pezzo Etneo

La gestione dell’acqua a Catania e i 31 milioni di euro persi da Sidra
Gli interventi di riqualificazione che spetteranno a Servizi idrici etnei
Gabriele patti,  24 Gennaio 2025
La partecipata dell'acqua dal Comune di Catania a guida Fatuzzo ha perso 31 milioni di euro del Pnrr. Circostanza confermata anche dai tecnici: «Li abbiamo persi a seguito della decisione del Tar che ci ha imposto l'annullamento in autotutela, non abbiamo impugnato per l'avvicendarsi della società Servizi idrici etnei e dell'Ati nella gestione dell'acqua, che avverrà a breve»

La realizzazione degli interventi di riduzione delle perdite e monitoraggio della rete idrica finanziati con fondi del Pnrr spetteranno a Sie. Il gestore unico che a breve dovrà prendere in mano la fornitura del servizio idrico in tutta la regione. In attesa che la gestione dell'acqua passi a servizi idrici etnei, è questo il nome della società che prenderà in carico la gestione dell'acqua, Sidra ha perso 31 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si parla di interventi ammessi e già finanziati nell'era Fatuzzo, quando l'attuale commissario alla depurazione delle acque ricopriva il ruolo di presidente della partecipata dal Comune di Catania.

«Fatuzzo è praticamente un ignorante in tema di acqua e ci ha lasciato a secco». Avs non le manda a dire al «camerata» presidente della partecipata dell'acqua catanese Sidra spa, in un comunicato pubblicato tra le pagine de La Sicilia. Al centro delle polemiche ci sono fondi pari a 31 milioni di euro a valere sul Pnrr persi da Sidra per interventi di ripristino della rete idrica. In mezzo ci sono inadempimenti burocratici dovuti alla carenza di documenti necessari alla pubblicazione del bando che, per decisione dei giudici amministrativi, hanno portato all'annullamento in autotuela di quattro gare per la sistemazione delle tubature dell'acqua.

Un annullamento che però è avvenuto contestualmente alla decisione dell'affidamento del servizio idrico al gestore unico Servizi idrici etnei (Sie), la società amministrata da Sergio Cassar, Oreste Virlinzi e Mario Zappalà e che a breve prenderà in mano tutta la gestione dell'acqua a Catania e in Sicilia. «È vero che l'annullamento è avvenuto ad opera di una sentenza del Tar - precisano i tecnici di Sidra -, ma è altrettanto vero che parallelamente è arrivata la sentenza del Cga che ha determinato il trasferimento delle competenze a Sie e che non ci ha permesso di impugnare la decisione del Tribunale amministrativo regionale. E quindi sì, li abbiamo persi».

Così Sidra, in particolare il presidente Fabio Fatuzzo, è reo di aver perso fondi che erano stati stanziati nel 2023 per interventi mai realizzati. E che adesso spetterà a Servizi idrici etnei realizzare. Si parla di interventi di riparazione e riqualificazione della rete idrica per la riduzione delle perdite e di lavori di digitalizzazione e monitoraggio delle condotte in tutto il territorio catanese.

Dei 34 milioni di euro (di cui 31 milioni sono quelli del finanziamento europeo e 3 milioni quelli a carico di Sidra) circa 112mila euro sono stati spesi per incarichi di consulenza tecnica per questi interventi e altri da realizzare. «Queste sono le uniche procedure concluse - sottolineano in Sidra -, si tratta di consulenze che valgono anche per gli interventi finanziati dal Fondo europeo di sviluppo e coesione», dicono i tecnici.

Da cui la nota stampa di Alleanza verdi sinistra. «Grazie ai tragicomici governi della città targati Fratelli d'Italia, il camerata Fatuzzo, fresco di dimissioni dalla presidenza della Sidra, premiato dal governo Meloni che lo ha promosso come commissario per la depurazione, ci ha lasciato a secco».

Una storia che si ripete, è il tenore della nota stampa di Avs. «Addirittura clamorosa fu la bocciatura da parte del ministero all’agricoltura di tutti i 31 progetti presentati nel 2021 dalla Regione Sicilia, che non riuscì nemmeno in quell’occasione a utilizzare risorse pubbliche per gli investimenti volti al potenziamento dell’acqua nell’isola».

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