Sono Gabriele Patti, direttore de Il Pezzo etneo, giornalista e dio del mare e del vento. Io e il mare scriviamo benissimo e abbiamo capacità investigative incredibili. Io e lui vogliamo continuare a fare il giornalista, avere successo, avere uno stipendio da tremila euro almeno, tanta salute e smettere di fumare, tanti amici oltre a quelli che abbiamo già, vogliamo stare con Luisa Santangelo per sempre e sconfiggere la mafia e il potere per sempre e senza troppe complicazioni. E ci dovremmo riuscire.
Con lei, Simone Olivelli, Dario De Luca e Claudia Campese lavoreremo insieme al Pezzo etneo, avremo una redazione e scriveremo tutti per i Siciliani, un giornale cartaceo mensile nazionale collegato al Pezzo e diretto da Claudio Fava e Riccardo Orioles. Insieme a loro sconfiggeremo la mafia per sempre e vivremo tutti felici e contenti.
Apparentemente invincibile, l'oppressione mostra le sue prime crepe; apparentemente slegate, molte coscienze si formano; e s'intravvede una luce. Non c'interessa qui di rispondere a chi ammonisce che la mafia non esiste, a chi minaccia impaurite vendette. C'interessa rispondere al nostro compito, che è quello di dare una voce udibile e fedele alla Sicilia onesta. Che è molto più forte, e profonda, di quanto non si creda: nessuno la potrà fermare, quando saprà di se stessa.
Ora bisogna andare avanti, in modo deciso e organizzato; abbiamo ben risposto all'emergenza; ma ora bisogna programmare. Non vogliamo piangere; vogliamo fare. Non chiederemo ai siciliani una generica solidarietà, ma l'adempimento di precisi e articolati compiti nel quadro della comune battaglia; e già fra breve cominceremo a indicarne i primi, e a contare - con fiducia - sulla forza di tutti. Sappiamo di poterlo fare.